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Caruso


Il padre di tutti i tenori


Narrare qualcosa del tenore del secolo a 86 anni dalla sua scomparsa che non sia già noto al popolo degli appassionati del bel canto mi sembra superfluo.

Chi non conosce Enrico Caruso? è stato talmente celebre che in ogni angolo del mondo il suo nome è sinonimo di “Tenore” per eccellenza.

Ricordo che quando ero giovanissimo, un famoso baritono con il quale mi intrattenevo per parlare di canto mi disse: “Ricordati Roberto, Enrico Caruso è stato “il padre di tutti i tenori".

Beniamino Gigli: Cavaradossi in Tosca  1915

Infatti, almeno nel '900, si può dire che è stato il primo tenore “moderno”, il suo stile di canto ha influenzato intere generazioni di tenori già a partire dalla prima decade del secolo. Tra i primi a subire l'influenza del canto carusiano, posso citare Giovanni Martinelli che, pur essendo un tenore eroico con voce più chiara, in molte sue interpretazioni si sente l'impostazione carusiana.

Seguirono Beniamino Gigli e molti altri, difficile non trovare tenori che non abbiano, almeno in parte, studiato l'emissione vocale del grande Caruso, anche Mario Del Monaco, nel lontano 1966, (ero giovane ventenne pieno di speranze in cerca della tecnica giusta per impostare la mia voce tenorile), quando ci incontravamo per parlare di tecnica vocale, mi narrava che lui ascoltava spesso i vecchi 78 giri di Caruso, per capire l'esatta emissione vocale e mi consigliava vivamente di seguire attentamente questa emissione, se volevo capire bene la giusta tecnica di canto.

Giovanni Martinelli in Pagliacci

Anche Mario Lanza, il tenore nato a Philadelphia da genitori Italiani, aveva seguito attentamente i dischi del grande Caruso per assimilarne la tecnica, a Lanza, molto dotato da madre natura, non fu difficile seguire gli insegnamenti indiretti del celebre suo predecessore e, anche se alla fine non riuscì nella difficile carriera teatrale.


Foto per cortesia di Bob Dolfi e Damon Lanza

Fu chiamato dalla MGM per interpretare sul grande schermo “Il grande Caruso”, diventando per sempre “Il Caruso dello schermo” e al suo film fu assegnato il premio Oscar alla colonna sonora, grazie alla sua splendida voce che veramente ricordava quella del suo celebre predecessore. 


 
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